Il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, ha dichiarato che è prematuro discutere di una potenziale riduzione dei tassi di interesse nei prossimi mesi, considerando il persistente rischio di inflazione. Ha adottato una posizione decisa, sottolineando l’importanza di monitorare attentamente l’evoluzione della situazione. “Osserveremo mese dopo mese, ma l’obiettivo attuale è mantenere i tassi di interesse a questo livello per un periodo sufficientemente lungo per raggiungere i nostri obiettivi”, ha affermato.
Le sue parole riflettono in parte le dichiarazioni di altri membri del Consiglio direttivo della Bce, come il capo della banca centrale lettone Martins Kazaks e il governatore della banca centrale austriaca Robert Holzmann, entrambi contrari a una riduzione imminente dei tassi.
Guindos ha sottolineato la necessità di prudenza e cautela, considerando i rischi legati alle previsioni sull’inflazione per i prossimi mesi. Ha indicato che le decisioni sui tassi di interesse verranno prese in base ai dati disponibili, valutando la situazione riunione dopo riunione.
D’altra parte, il governatore della banca di Francia Francois Villeroy de Galhau si è mostrato più ottimista, dichiarando che la Bce ha terminato gli aumenti dei tassi di interesse, a meno che non si verifichino altri shock. Ha notato una tendenza al ribasso dell’inflazione nell’area euro e ha escluso ulteriori aumenti dei tassi, sottolineando l’impegno a portare l’inflazione al 2% entro il 2025.
È importante ricordare che nella riunione del 26 ottobre, la Bce ha deciso di mantenere i tassi invariati al 4,50%, interrompendo una serie di 10 rialzi consecutivi.
Nonostante le diverse posizioni degli esponenti “falchi”, il prossimo appuntamento chiave è fissato per il 14 dicembre a Francoforte, quando la Bce terrà la prossima riunione di politica monetaria. Fino ad allora, ci sarà spazio per ulteriori dichiarazioni, opinioni ed analisi da parte dei membri del Consiglio direttivo.
di R.E.