I titoli di alta qualità sono sempre preferiti dagli investitori a causa del loro elevato Roe (Return on Equity), un livello di indebitamento contenuto e una bassa volatilità degli utili. Tuttavia, gli analisti di Barclays riconoscono che costruire un portafoglio basato esclusivamente su questi indicatori può essere oneroso. Pertanto, suggeriscono un compromesso vantaggioso tra qualità e rendimento, combinando titoli di alta qualità con quelli che offrono rendimenti superiori alla media.
Secondo gli esperti di Barclays, questa strategia può risultare più economica, considerando che nel lungo periodo, i titoli di alta qualità hanno spesso superato le altre asset class, mostrando una maggiore resistenza agli impatti ciclici e macroeconomici. Nonostante la prospettiva di un aumento delle scadenze obbligazionarie nei prossimi due anni, Barclays ritiene che il rischio di una crisi del credito sia basso e il rischio di rifinanziamento gestibile.
I panieri di Barclays, che comprendono titoli con rating di credito elevato e basso, offrono opportunità interessanti per gli investitori. Le aziende con buoni rating di credito includono Essilorluxottica, LVMH, Airbus, Heineken, e altre, mentre quelle con rating più bassi includono Alstom, Ericsson, Inpost, e altre.
Nonostante la maggior parte delle aziende abbia registrato un aumento dei margini post-pandemia, gli esperti di Barclays avvertono che la redditività potrebbe subire pressioni a causa della normalizzazione dell’inflazione e del rallentamento della domanda nominale.
Barclays osserva che, nonostante la riduzione delle attività di fusione e acquisizione negli ultimi due anni, potrebbe verificarsi un aumento se la crescita economica persiste. Gli analisti di Barclays hanno identificato società nell’indice Stoxx 600 che potrebbero essere interessate a operazioni di M&A, basandosi su una solida crescita dei ricavi, bassa leva finanziaria, valutazioni convenienti e redditività debole.
I titoli del Msci Europe che stanno guadagnando margini significativamente più alti rispetto ai livelli pre-Covid includono Vodafone, Pearson, Kering, Novartis, e altri. Tuttavia, Barclays avverte che potrebbero essere a rischio di tagli delle stime di utile a partire dal 2025.
Le small caps europee, nonostante la loro performance altalenante a causa dell’incremento dei tassi di interesse, offrono opportunità di investimento a lungo termine, secondo Barclays. L’aumento dei tassi di interesse ha ostacolato molte aziende nel 2022, ma si prevede un certo sollievo con una prevista stabilizzazione l’anno successivo.
Infine, Barclays esamina la performance della Cina e suggerisce che, nonostante le sfide strutturali, un paniere di titoli europei con esposizione al mercato cinese potrebbe offrire un miglior rapporto rischio-rendimento in caso di sviluppi positivi nell’economia cinese.
di Nicoletta Bortolozzo