Il Ministero dell’Economia ha divulgato i dettagli riguardanti la collocazione attraverso il sindacato del nuovo BTP a 7 anni, con scadenza il 15 febbraio 2031, e la riapertura del BTP a 30 anni, che avrà scadenza il 1° ottobre 2053. L’importo complessivo dell’operazione è stato fissato a 15 miliardi di euro, ma la domanda ha superato notevolmente tale cifra, raggiungendo i 155 miliardi complessivi. Di questa richiesta, circa 75 miliardi sono destinati al nuovo titolo a 7 anni e oltre 80 miliardi al BTP a 30 anni.
Nel sindacato del BTP a 7 anni, hanno partecipato più di 270 investitori, mentre per la riapertura del BTP a 30 anni, sono stati coinvolti circa 385 partecipanti. Entrambe le operazioni hanno suscitato un notevole interesse da parte degli investitori internazionali, con una quota assegnata pari all’80,7% per il titolo a 7 anni e al 76,6% per il titolo a 30 anni. La distribuzione geografica della collocazione ha visto una significativa presenza in Europa continentale, con il 36,3% del titolo a 7 anni e il 43,6% del titolo a 30 anni. Le quote più rilevanti sono state attribuite agli investitori francesi, rappresentando rispettivamente il 10,6% e il 7,9%, seguiti da Germania, Austria e Svizzera con il 6,8% e il 5,7%, e dalla Penisola Iberica con il 6% e l’11,3%.
I fund manager hanno sottoscritto il 42,4% del BTP a 30 anni, mentre per il titolo con scadenza a 7 anni la loro partecipazione è stata del 39,2%. Le banche hanno sottoscritto il 31,4% del titolo a 7 anni e circa il 34% del titolo a 30 anni.