Prosegue a ritmo serrato l’ondata di emissioni di bond corporate. Dopo le obbligazioni emesse il 15 gennaio da Mediobanca, Iren e la Popolare di Sondrio, Unicredit ha avviato oggi la collocamento di un nuovo bond senior non preferred a 7 anni. Secondo quanto riportato dalle agenzie stampa, l’emissione avrà scadenza il 23 gennaio 2031, con possibilità di riacquisto alla pari nel sesto anno (23 gennaio 2030) e sarà regolata il 23 gennaio. La prima guidance di rendimento si attesta in area +210 punti base sul tasso midswap.
Per Unicredit, questa è la seconda emissione nel nuovo anno, dopo quella piazzata lo scorso 9 gennaio: un’obbligazione a 10 anni di tipo Tier 2 da 1 miliardo di euro e cedola fissa, con scadenza il 16 aprile 2034 e possibilità di rimborso dopo 5 anni. L’emissione ha ricevuto ordini per oltre 2,75 miliardi. Il collocamento del nuovo bond è gestito da un consorzio di banche composto da Unicredit (unico coordinatore globale) e BofA Securities, Credit Agricole Cib, Hsbc, Ing, Imi- Intesa Sanpaolo, JP Morgan e Unicredit Bank (joint bookrunners). Moody’s prevede un rating Baa3, mentre S&P e Fitch prevedono entrambe un BBB-.
Anche Enel è attiva sul mercato primario con il lancio di un sustainability-linked bond a 4,5 e 11 anni. Le prime indicazioni di rendimento per la tranche più breve si collocano in area 120 punti base sul midswap, mentre per la tranche più lunga si attestano intorno a 170 punti base sulla stessa curva. Il collocamento è affidato a Banca Akros, Barclays, Bbva, Bnpp, Bper Banca, Credit Agricole, Deutsche Bank, Gsbe, Se, Imi- Intesa Sanpaolo, Jpm, Natixis, Santander, Sg e Unicredit.
Il panorama delle prime settimane dell’anno evidenzia, secondo l’ufficio studi di Intesa Sanpaolo, una notevole attività sul mercato primario, con volumi consistenti che confermano l’interesse degli investitori per questa classe di attività. “Le performance settimanali sono positive, con gli high yield che mostrano forza relativa”, sottolinea l’ufficio studi di Intesa Sanpaolo. Santander, dal canto suo, riporta che i mercati primari europei hanno registrato il secondo miglior inizio d’anno, emettendo 47 miliardi di euro la scorsa settimana e raggiungendo quota 89 miliardi di euro dall’inizio dell’anno. Il team di Algebris Investments precisa che la maggior parte delle emissioni proviene da società finanziarie, con 65 miliardi di euro, in calo del 15% su base annua, mentre le aziende corporate hanno emesso 24 miliardi di euro, in aumento del 13% su base annua. La forte domanda per le nuove emissioni governative, finanziarie e corporate è attribuita alla prevista riduzione dei tassi da parte delle banche centrali, con gli investitori che cercano rendimenti più elevati finché possibile.
In borsa, il titolo Unicredit registra un calo dello 0,57% a 25,45 euro, mentre Enel scende dello 0,73% a 6,757 euro.