Nel corso del 2022, si è registrato un incremento significativo nei costi associati alla gestione di un conto corrente tradizionale, accessibile sia tramite sportello che tramite home banking. Secondo i dati pubblicati da Bankitalia nell’indagine condotta nel 2023 sulla spesa dei conti correnti familiari, la spesa media ammonta a 104 euro, mostrando un notevole aumento rispetto all’anno precedente, quando era di 94,7 euro.
Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha commentato il rialzo definendolo “spropositato” e ha evidenziato un incremento di 9 euro e 30 cent, corrispondente al 9,8%. Tale aumento supera notevolmente il tasso di inflazione medio del 2022, che si attestava all’8,1%, sia secondo l’indice NIC che per il FOI senza tabacchi.
Dona ha particolarmente condannato l’incremento delle spese fisse, che sono aumentate di 5,9 euro nel 2022. Questo dato segue incrementi precedenti di 2,8 euro nel 2021 e 4,3 euro nel 2020. Questi costi, secondo il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, pesano in modo indiscriminato anche su coloro che effettuano un basso numero di operazioni e presentano una bassa operatività. La situazione, quindi, solleva dubbi sulla trasparenza e sulla giustificazione di tali aumenti, secondo Dona.