L’azione della Bper Banca ha registrato un calo dell’1,22% a quota 3,495 euro (minimo intraday a 3,402 euro) nonostante i risultati superiori alle aspettative del 2023. Gli analisti concordano sul fatto che i conti del quarto trimestre del 2023 siano stati positivi, con un margine di interesse a 870 milioni di euro (+4% trimestre su trimestre) e ricavi totali a 1,468 miliardi (+7%). Tuttavia, alcuni elementi straordinari come il minor impatto derivante dagli oneri straordinari legati alle fuoriuscite del personale e il contributo positivo delle Dta hanno contribuito a un utile adjusted nel 2023 di 1,5 miliardi, superando la guidance di oltre 1,1 miliardi.
Nonostante questi numeri sorprendenti, gli analisti si aspettavano una maggiore generosità con il dividendo da parte di Bper Banca, soprattutto alla luce delle recenti proposte di altre banche come Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mps. Tuttavia, la proposta di dividendo di 0,30 euro (pay-out del 30%) è risultata inferiore rispetto alle attese degli analisti.
Guardando avanti, la banca ha ribadito la sua traiettoria indicata nel piano industriale, prevedendo una convergenza verso un pay-out del 50% entro il 2025. Le previsioni per il 2024 indicano un utile netto di 1,3 miliardi, con commissioni in aumento e costi operativi sostanzialmente stabili.
Nonostante le aspettative di un miglioramento del pay-out, Bper Banca ha deciso di mantenere un approccio prudente, confermando un Cet1 superiore al 14,5% per il 2024 e rimanendo cauta rispetto agli impatti regolatori futuri.
Mentre diverse banche hanno confermato rating positivi per Bper Banca e previsto un potenziale aumento dei dividendi nei prossimi anni, il titolo continua a essere soggetto a valutazioni compresse. Tuttavia, gli analisti restano ottimisti sulle prospettive di crescita della banca, con stime di target price che indicano un potenziale rialzo del prezzo delle azioni nel medio termine.