In contrasto con l’entusiasmo che ha pervaso il Nasdaq all’inizio di quest’anno, il valore delle azioni di Tesla, l’azienda acclamata per la sua leadership nella transizione verde, sembra registrare un declino inarrestabile. Dopo aver stabilito numerosi record negli ultimi anni e causato ingenti perdite a coloro che avevano scommesso al ribasso, ora le azioni del produttore di veicoli elettrici iconici si classificano come le peggiori nel S&P 500, mentre l’indice stesso è salito del 4%. Da inizio 2024, il valore delle azioni Tesla è sceso del 30%, facendo uscire l’azienda di Elon Musk dalle prime dieci aziende statunitensi per capitalizzazione.
Anche la Boeing, alle prese con le conseguenze dei problemi riguardanti i componenti degli aerei Max della serie 737, ha registrato una performance leggermente migliore rispetto a Tesla. Sembra che la luna di miele tra il produttore di veicoli elettrici e Wall Street sia giunta al termine, con un numero sempre minore di analisti che esprimono valutazioni positive, toccando il livello più basso dal aprile 2021. A gennaio, l’azienda ha rivisto al ribasso le sue proiezioni annunciando una “significativa riduzione” del fatturato, portando un analista a definire Tesla con l’ironico epiteto di “un’azienda in crescita senza crescita”.
Oltre al generale rallentamento della domanda di veicoli elettrici, Tesla ha affrontato diverse difficoltà, tra cui l’incendio doloso alla sua unica Gigafactory europea vicino a Berlino, causato da attivisti ambientalisti del gruppo Volcano, che ha portato alla sospensione della produzione per una settimana con danni per quasi un miliardo di euro. Inoltre, i ritardi nella produzione del Modello 3 negli Stati Uniti e l’aumento dei costi di fabbricazione del nuovo Cybertruck hanno contribuito a mancate promesse di guadagni di efficienza.
A questo si aggiunge una forte concorrenza proveniente dalla Cina: le vendite del produttore Byd hanno superato quelle di Tesla nell’ultimo trimestre del 2023, portando ad una pressione sui margini di profitto di tutto il settore automobilistico occidentale. Al contempo, emergono nuovi concorrenti inaspettati sul mercato, come Xiaomi, che si sta diversificando nel settore dei veicoli elettrici, mentre Apple ha annunciato il ritiro dai progetti automobilistici.
Tuttavia, ci sono segnali di speranza per una ripresa del titolo, con un rimbalzo del 5% lunedì 18 a seguito della notizia della riduzione dei dazi sull’importazione in India di veicoli elettrici, un successo ottenuto grazie all’intensa attività di lobbying condotta da Elon Musk sul Primo Ministro Modi.
Dal punto di vista tecnologico, Musk ha ricevuto valutazioni positive dai consumatori per il sistema di guida assistita Full Self Driving, mentre la precedente versione Autopilot aveva fallito i test di sicurezza. L’aumento del prezzo di listino del Modello Y negli Stati Uniti e in Europa promette ricavi in crescita in queste regioni. Inoltre, il fallimento del Tesla Roadster è stato affrontato dal patron con una battuta, annunciando un modello completamente nuovo entro l’anno, dotato di una particolare tecnologia missilistica, promettendo di fondere la tecnologia Tesla con quella di Space X.