L’outlook di Saipem rimane positivo e Berenberg continua ad essere ottimista (buy) sulle prospettive della società, dopo i solidi risultati ottenuti nel quarto trimestre del 2023 e le previsioni che superano le aspettative di mercato. In particolare, l’aggiornamento del piano strategico prevede una crescita costante del fatturato e margini in espansione. Sebbene la generazione di cassa sia stata ostacolata negli ultimi anni dalla revisione del backlog (550 milioni nel 2022 e 382 milioni nel 2023), i miglioramenti nei margini hanno portato a una maggiore generazione nel 2023.
Berenberg ha deciso di alzare il target price in considerazione di queste prospettive positive. Prevede che i miglioramenti continueranno, supportati da un aumento dei margini e ricorda che il management di Saipem ha indicato l’intenzione di iniziare a distribuire dividendi a partire dal 2025. Nonostante il titolo abbia registrato una buona performance dopo i risultati del 2023, Berenberg ritiene che rimanga ancora sottovalutato, con un multiplo ev/ebitda per il 2024/2025 di 4/3,1 volte. Pertanto, conferma il rating buy e aumenta il prezzo obiettivo da 2,85 a 3 euro, dopo aver rivisto al rialzo le stime di utile per azione del 2024 del 17% a 0,19 euro. Attualmente, l’azione è quotata a 2,053 euro (+1,38%).
Saipem continua a registrare margini in crescita trimestre dopo trimestre nel segmento Offshore E&C (Engineering & Construction), passando dal 10,3% nel quarto trimestre del 2023 all’8,4% nel quarto trimestre del 2022. Berenberg prevede che questo trend continuerà nel 2024, con l’arrivo di nuovi progetti che miglioreranno ulteriormente i margini fino al 13,5% entro il 2027. Tuttavia, è fondamentale un’efficace esecuzione del backlog per evitare una possibile diluizione dei margini.
Il 2023 è stato un anno eccezionalmente forte per Saipem in termini di acquisizione di nuovi contratti, che hanno contribuito a far crescere il backlog del 24% anno su anno a 29,8 miliardi di euro. L’azienda prevede di garantire ulteriori 50 miliardi di euro di nuove commesse tra il 2024 e il 2027, principalmente nei mercati offshore, con il Medio Oriente e l’Africa che rimangono chiave. Le previsioni del management per il 2024 e il medio termine sono superiori alle aspettative di mercato, con un previsto fatturato tra 12,7 e 13,3 miliardi di euro nel 2024, e un tasso medio annuo di crescita del fatturato del 4-5% tra il 2023 e il 2027.
Berenberg stima un fatturato di 13,066 miliardi di euro per il 2024 (rispetto ai 11,874 miliardi del 2022), un ebitda adjusted in miglioramento a 1,260 miliardi di euro (rispetto ai 926 milioni del 2023), un utile netto di 386 milioni di euro (rispetto ai 169 milioni del 2023) e il reintegro di un dividendo di 0,04 euro per azione (yield del 2,2%), che dovrebbe salire a 0,07 euro nel 2025 (yield del 3,5%; con un utile netto di 543 milioni di euro). Berenberg prevede che il dividendo verrà distribuito a partire dal 2025, basato sui risultati del 2024, e si aspetta una distribuzione di circa il 30-40% del free cash flow per il periodo 2024-2027, con un aumento graduale fino a circa 0,10 euro per azione entro il 2027.
Nell’agosto 2023, Saipem ha emesso un bond convertibile da 500 milioni di euro con cedola del 2,875% e scadenza nel 2029. Il prezzo di conversione del bond è stato fissato a 2,0487 euro, attualmente inferiore al prezzo delle azioni. Tuttavia, la conversione non è obbligatoria e Saipem ha l’opzione di rimborsare le obbligazioni se il loro valore di mercato supera il 130% del prezzo di conversione (circa 2,66 euro). Una completa conversione porterebbe a un aumento del capitale azionario di circa il 12% per gli azionisti attuali. Berenberg prevede che questo possa creare un lieve effetto di sovrapprezzo sulle azioni, ma ritiene improbabile che gli obbligazionisti convertiranno fino alla scadenza del bond nel 2029, il che potrebbe comportare una diminuzione dell’utile per azione del 10%.