Il rapporto annuale di Ey, focalizzato sull’analisi degli investimenti nelle startup e scaleup italiane, conferma che il settore Software & Digital Services rimane la scelta privilegiata. Secondo i dati del Barometro di Venture Capital di Ey, l’Italia ha superato per il terzo anno consecutivo la soglia del miliardo di euro raccolti (1.048 milioni di euro, con una diminuzione del 49,6% rispetto al 2022).
Il report mira a esaminare l’andamento degli investimenti di venture capital in startup e scaleup italiane, evidenziando che il 2023 è stato un anno di consolidamento per il venture capital in Italia. In particolare, i settori più attrattivi sono stati Software & Digital Services, Technology & IoT, Health & Life Science, seguiti da Energy & Recycling e Fintech.
A livello geografico, la Lombardia si conferma come il terreno più fertile per le startup italiane, registrando il maggior numero di operazioni (111) e raccogliendo il 62,1% del totale dei capitali. Nonostante una riduzione generale nel numero e nel valore delle operazioni rispetto all’anno precedente, è nel Nord Italia che si riscontra la contrazione più significativa, passando da 1.838 milioni a 790 milioni di euro. Nel Centro e nel Sud Italia, il valore complessivo della raccolta rimane stabile a 258 milioni di euro, evidenziando comunque una cifra modesta complessiva.
Le cinque operazioni più significative del 2023 riguardano Bending Spoons (con un round di circa 100 milioni di euro), D-Orbit (raccolta di circa 100 milioni di euro), Aavantgarde Bio (con un totale di 61 milioni di euro), Energy Dome (investimento di 55 milioni di euro) e Fabrick (finanziata con 40 milioni di euro).
A livello europeo, il Regno Unito si distingue con il più alto livello di investimenti pro-capite, pari a 227 euro, seguito dalla Francia con 108 euro e dalla Germania con 75 euro. Spagna e Italia occupano gli ultimi posti con 28 e 17 euro rispettivamente. In generale, si osserva una tendenza alla diminuzione degli investimenti pro-capite in tutte le nazioni rispetto all’anno precedente, con Spagna e Italia che registrano un decremento del -54% e -50% rispettivamente.