Il Ftse Mib mantiene valutazioni contenute, confermando un rapporto prezzo/utile (p/e) di circa 8,1 nel 2024, inferiore all’Euro Stoxx e alla media storica decennale. La prospettiva per gli utili futuri suggerisce una stabilità nel 2024 (-1,3%) seguita da una modesta crescita nel 2025 (+3%), offrendo una buona visibilità per la remunerazione degli azionisti attraverso buyback e dividendi.
Il Ftse Mib di Piazza Affari ha segnato un notevole aumento del 28% nel 2023, il migliore in Europa, superando i 30.000 punti. Tuttavia, il mercato ha già incorporato le decisioni di politica monetaria, anticipando un taglio dei tassi d’interesse. A breve termine, l’inflazione rimane una minaccia, e le preoccupazioni sorgono per la stabilità delle catene di approvvigionamento nel Mar Rosso e i rischi geopolitici.
L’analista Ester Brizzolara di Intesa Sanpaolo indica che il 2024 inizierà con prudenza, data la prospettiva di una bassa crescita nell’area euro e preoccupazioni sulle catene di approvvigionamento e i consumi cinesi. Il consenso prevede utili sostanzialmente stabili nel biennio, dopo l’ottimo 2023.
Le valutazioni del Ftse Mib, con un p/e di 8,1 nel 2024, sono inferiori a Euro Stoxx e alla media storica. La prospettiva per gli utili futuri indica una leggera flessione nel 2024 e una modesta crescita nel 2025, garantendo visibilità per la remunerazione degli azionisti.
Il settore finanziario, le utility e le infrastrutture mantengono una buona visibilità, supportate dagli investimenti infrastrutturali e dagli incentivi pubblici per la transizione energetica e digitale. Iveco ha registrato la migliore performance, mentre STMicroelectronics e Campari hanno subito prese di profitto. Tenaris, invece, potrebbe affrontare una domanda più debole.
Nel settore assicurativo, Brizzolara preferisce le società esposte al segmento Vita, prevedendo una remunerazione interessante. Generali mantiene una posizione solida, con una generosa politica di remunerazione. Banca Mediolanum e Unipol offrono rendimenti interessanti, mentre le incertezze attorno a Poste Italiane potrebbero penalizzare il titolo.
Le utility, nel medio termine, dovrebbero beneficiare della riduzione dei costi di finanziamento. Enel e Erg ricevono valutazioni positive, con Enel che prevede una riduzione dell’indebitamento finanziario netto e Erg concentrata sulle energie rinnovabili.
In sintesi, il Ftse Mib mantiene valutazioni contenute, con prospettive stabili per gli utili futuri. Settori come le utility e le infrastrutture offrono buone opportunità, mentre il contesto macroeconomico richiede prudenza nel breve termine.