Il 26 febbraio, durante la prima giornata di emissione dei Btp Valore, si è verificato un evento sorprendente. In mezzo alla lista degli ordini in tempo reale, è spuntato un investimento insolito: 3 milioni di euro puntati su una singola scommessa con lo Stato. Questo è stato un fatto straordinario considerando che i Btp Valore sono stati progettati per attrarre piccoli investitori con un prodotto sicuro e accessibile, richiedendo solo 1.000 euro per l’investimento.
Questo misterioso investitore, dotato di una liquidità di 3 milioni di euro, ha fatto una mossa inaspettata considerando il suo portafoglio. Tuttavia, questa decisione gli garantirà un rendimento superiore rispetto al denaro semplicemente depositato in un conto corrente, che verrebbe eroso dall’inflazione. Secondo i calcoli di Skipper Informatica, con un rendimento del 3,7% lordo e del 3,52% netto per il nuovo Btp Valore, questo investitore prudente e anonimo potrebbe ottenere un guadagno di 111.900 euro lordi all’anno, che, tassati con l’aliquota agevolata del 12,5% per i titoli di Stato, diventerebbero 105.600 euro netti.
Questo episodio dimostra che nemmeno i grandi patrimoni sono immuni dall’attrattiva di questo nuovo titolo di Stato proposto dal Tesoro. Nella lista degli ordini, oltre al caso eccezionale dei 3 milioni, sono apparsi anche ordini da 200, 300 o 500 mila euro. Era già stato previsto dagli analisti che il rendimento effettivo del 3,73% avrebbe interessato i piccoli risparmiatori italiani fin dalla comunicazione delle cedole, ma forse non tutti avevano previsto il successo effettivo del primo giorno di collocamento.
Questo successo ha superato tutti i record precedenti per questa categoria di titoli di Stato. Il Mef ha ricevuto ordini per oltre 6,4 miliardi di euro, superando nettamente i 5,4 miliardi del primo giorno di emissione di giugno 2023 e i 4,8 miliardi di ottobre. La corsa è iniziata già dalle prime ore del 26 febbraio: 500 milioni in appena mezz’ora, 1 miliardo dopo un’ora dall’inizio del collocamento, 3 miliardi a mezzogiorno. In totale, durante la giornata, 210.825 italiani hanno investito nel titolo di Stato, superando i 185.146 contratti del primo giorno di giugno (+14%) e i 162.579 di ottobre. Il valore medio per contratto si è attestato a 30.553 euro, circa 1.220 euro in più rispetto alle emissioni precedenti di giugno e ottobre.