La sostenibilità è ormai diventata un elemento imprescindibile: le grandi imprese quotate sono ormai abituate a rendicontare su temi legati all’ambiente e al sociale e le PMI non possono comunque sottrarsi poiché banche e altri investitori privilegiano imprese più attente alla sostenibilità afferma Giancarlo Giudici, professore associato di finanza aziendale al Politecnico di Milano. La rivoluzione tecnologica sta interessando pesantemente il mondo della finanza e le banche non sempre riescono a rimanere al passo, a causa della elevata burocrazia organizzativa e lentezza. Oggi esistono nuovi servizi finanziari e canali di raccolta di capitale che possono essere utilizzati come startup fintech, operazioni cross-border, raccolta di capitale, soluzioni assicurative, cessione delle fatture; ciononostante, le banche rimarranno ancora per un po’ gli interlocutori privilegiati, soprattutto per le PMI.
Nell’immediato sembra che le imprese si stiano adattando a un contesto di inflazione elevata e tassi di interesse in crescita. È prevedibile che raccogliere capitale diventerà più oneroso nei prossimi mesi: la finanza avrà dunque un ruolo importante per gestire i rischi operativi e finanziari.
Un suggerimento può essere di tenere aperte più opzioni e diversificare le fonti di finanziamento. Il ruolo della finanza è facilitare l’incontro fra domanda e offerta di capitale: da una parte imprenditori con nuove tecnologie, prodotti e posti di lavoro, dall’altra gli investitori. In quest’ottica il CFO non è più un ‘ragioniere’, ma una figura di collegamento fra la realtà aziendale e il mercato per rendere l’azienda sempre più competitiva: deve essere capace di gestire tutti i processi decisionali grazie alla sua visione dall’alto e alle sue capacità analitiche. Aiutato da adeguate metodologie e strumenti innovativi come i big data e l’artificial intelligence, il CFO può facilitare la la strategia di business e le abilità che dovrebbe implementare spaziano dal risk management alla digitalizzazione, fino alle soft skills.
Credo che l’errore più grave sia quello di rimanere immobili, ancorati alle certezze del passato (‘abbiamo sempre lavorato così’).
Molte PMI italiane operano in settori consolidati e tradizionali, dove innovazioni radicali non sono possibili però c’è sempre l’opportunità di introdurre nuovi progetti e di sperimentare, magari attivando delle partnership. Un primo suggerimento potrebbe essere quello di prestare sempre attenzione alle tecnologie emergenti, che rappresentano opportunità interessanti in molti settori. Il secondo è di favorire la managerializzazione delle imprese: spesso le PMI non riescono ad attrarre manager di talento poiché le posizioni apicali sono ‘riservate’ alla famiglia che controlla l’impresa. Il terzo potrebbe essere quello di adattarsi alla spinta verso la sostenibilità… come detto non vi è dubbio che dimostrare più attenzione agli aspetti sociali e ambientali rappresenterà un vantaggio competitivo.
L’industria dei minibond si è ormai conquistata una quota di mercato stabile in Italia: le PMI non finanziarie italiane emittenti di minibond fino al 30 giugno 2022 sono state 614; fra queste, ben 65 si sono affacciate sul mercato per la prima volta nel primo semestre 2022. Il controvalore collocato negli ultimi 12 mesi coperti dalla nostra ricerca è stato di € 836,5 milioni, di cui € 277,5 milioni nel secondo semestre 2021 e € 559,0 milioni nel primo semestre 2022 (con un aumento tendenziale molto significativo rispetto allo stesso periodo del 2021).
Riteniamo che diverse PMI abbiano ‘anticipato’ l’incremento dei tassi di interesse per il futuro e abbiano voluto raccogliere capitale prima di trovarsi spiazzate nei prossimi mesi. Sulla base delle informazioni raccolte, pensiamo che il mercato dei minibond continuerà a crescere, sostenuto dai progetti di basket bond esistenti e annunciati. Riscontriamo inoltre un crescente interesse verso emissioni finalizzate a sostenere progetti con un impatto sociale, ambientale, che a volte prevedono una remunerazione per gli investitori legata all’esito del progetto. L’8 marzo 2023 presenteremo i dati aggiornati a tutto il 2022 e vedremo in che direzione il mercato sta andando.