La situazione economica attuale ha messo in allarme i CEO di tutto il mondo, che si preparano al rallentamento economico ma il 98% ha dichiarato di aver già avviato processi di trasformazione per adattarsi ai mutamenti portati dallo scenario globale.
Le transazioni e operazioni straordinarie fanno ormai parte della normalità delle grandi aziende tanto che la maggior parte di loro sfrutta joint venture e alleanze strategiche per avvalersi di soluzioni più vantaggiose volte ad affrontare la precarietà del mercato. Anche le tematiche ESG sono all’attenzione dei Ceo italiani, che, per potervi rispondere nel modo più funzionale e ottimizzato possibile, adottano processi di crescita esterna.
Le strategie
Le due strategie più diffuse tra i ceo risultano la riorganizzazione delle supply chain e la riconfigurazione delle strategie di investimento: questo perché ci si aspetta una fase di rallentamento economico per la quale è importante essere pronti.
Il contesto critico attuale è dovuto alla pandemia, che ancora influenza alcuni mercati e aree geografiche, ma soprattutto alle tensioni generate dal conflitto Russo Ucraino, che si è aggiunto a un già compromesso scenario geopolitico, che di conseguenza accentua la contrazione della domanda, aggravata dagli effetti economici dell’inflazione, dalla ridotta reperibilità di merci e materie prime e dall’incremento del costo del denaro.
I rischi
Inoltre, i CEO italiani segnalano come principali rischi per la crescita del proprio business proprio l’incremento delle tensioni geopolitiche (40%), l’impatto del cambiamento climatico e le implicazioni normative sugli ESG (38%), le incertezze sulle politiche monetarie e di costo del denaro (36%).
In questo periodo di grandi stravolgimenti e incertezze culturali e geopolitiche, gli imprenditori si trovano giocoforza a ripianificare le proprie priorità di investimento sia nel breve che nel lungo termine e questo vale anche nelle attività di business. È in situazioni storiche come questa che si nota quanto la capacità di trasformazione sia cruciale per sopravvivere e, oggi più che mai, una delle chiavi per creare valore nel prossimo futuro.