Stabilità e crescita nel terzo trimestre
Il recente rapporto di Assoreti ha rivelato che le reti di consulenti finanziari hanno mantenuto la loro stabilità nel terzo trimestre. A fine settembre, il valore complessivo del portafoglio clienti si attestava a 746 miliardi di euro, mostrando una lieve contrazione dello 0,1% rispetto al mese di giugno. Tuttavia, va notato che si è registrato un notevole aumento del 6,7% rispetto al valore alla fine del 2022.
I dati indicano che il risparmio gestito continua a primeggiare, rappresentando il 63,2% del patrimonio complessivo. Dei 746 miliardi, ben 471 derivano da fondi, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativo-previdenziali. Questo segna un significativo incremento rispetto ai 461 miliardi registrati alla fine del 2022, attribuibile in parte alle condizioni favorevoli dei mercati finanziari. Nel frattempo, la liquidità degli investitori sembra diminuire, con il cash in portafoglio sceso da 122 a 115 miliardi rispetto alla fine del 2022.
Il rapporto rivela anche un aumento significativo della quota di titoli di Stato nel patrimonio complessivo, passando da 27 miliardi a fine 2022 a oltre 52 miliardi di euro, rappresentando ora il 7% delle masse totali, rispetto al precedente 3,8%. Altri strumenti finanziari che hanno visto una crescita includono le obbligazioni corporate (+34,3%) che ammontano a 27,4 miliardi di euro e i titoli azionari (+10,1%) con un valore di 50,5 miliardi.
Massimo Doris, il Presidente dell’Associazione, commenta: “La gestione del risparmio degli italiani assistiti dalle Reti Associate sta dando risposte adeguate in un contesto ancora complesso. L’orientamento della consulenza finanziaria è sempre più allineato ad un approccio olistico e integrato, dove la programmazione degli investimenti e la diversificazione del portafoglio rappresentano fattori determinanti per una corretta gestione dei risparmi”.
di R.E.