Secondo le previsioni dell’EY European Bank Lending Economic Forecast 2023, il credito bancario al settore privato subirà una contrazione dell’1,9% nel corso del 2023. Tuttavia, si prevede una ripresa con una crescita dell’1,1% nel 2024 e del 2,5% nel 2025, allineandosi alle principali economie dell’Eurozona. Questi dati emergono dall’analisi della congiuntura creditizia europea condotta da EY, focalizzata sull’evoluzione dei prestiti al settore privato.
Secondo il rapporto di EY, i mutui ipotecari sono proiettati a crescere dell’1,1% nell’anno in corso, pur registrando un calo rispetto al +4,2% del 2022. Il credito al consumo, invece, mostrerà una tendenza positiva con un aumento del 4,5%, mentre i prestiti alle imprese subiranno una contrazione del -5,1%, prevista prima di invertire la tendenza con una crescita dell’1,4% nel 2024.
Nonostante un incremento dello 0,1% nei prestiti ipotecari netti nel terzo trimestre del 2023, tale crescita è risultata marginale, rappresentando il tasso più debole dal secondo trimestre del 2015. Inoltre, il trend positivo per i prestiti ipotecari in Italia potrebbe subire un arresto, considerando che l’incremento medio è stato del 3,1% dall’inizio del 2020 a metà del 2023, in contrasto con l’1,2% registrato dal 2015 al 2019.
Tuttavia, grazie a una crescita moderata dei prezzi delle abitazioni e ai verosimili tassi d’interesse contenuti, il rallentamento dei prestiti ipotecari potrebbe attenuarsi. Si prevede che lo stock crescerà dell’1,1% nel 2023, in diminuzione rispetto al +4,2% del 2022. Nel 2024, ci si attende un aumento dello 0,8%, mentre nel 2025 il previsto taglio dei tassi dovrebbe favorire un incremento maggiore (+1,7%).
Il credito al consumo mostra una tendenza positiva, con un aumento del 5,1% anno su anno nei prestiti non garantiti italiani nel terzo trimestre del 2023, il più elevato tra le grandi economie dell’Eurozona. Nonostante un lento aumento previsto quest’anno e nel 2024, rispettivamente dell’1,1% e dello 0,5%, a causa dell’impatto di tassi di interesse più elevati, si prevede che il credito netto al consumo aumenterà del 4,5% nel 2023, rispetto al 3% del 2022, seguito dall’1,2% nel 2024 e dal 2,6% nel 2025.
In netta controtendenza, i prestiti alle imprese italiane subiranno una significativa diminuzione del 5,1% nel 2023, proseguendo la tendenza negativa del 2022 (-2,4%). Tuttavia, con la fine prevista dei rialzi dei tassi di interesse, si prevede un ritorno a una crescita modesta dell’1,4% nel 2024 e del 3% nel 2025. La riduzione dell’indebitamento da parte delle imprese italiane, iniziata durante la crisi del debito dell’Eurozona, sembra riprendere, e gli investimenti aziendali potrebbero rimanere contenuti nei prossimi trimestri a causa dell’aumento dei tassi di interesse e delle incertezze globali.
di R.F.